190529 COLLAUDO IDRICO TERRAZZO

Il collaudo idrico eseguito ha permesso di determinare le cause dei danni da acqua e relative evidenze provocati delle infiltrazioni che interessano sia il balcone al piano primo che gli altri balconi dell’edificio.

Il collaudo idrico messo in atto, è stato eseguito in più fasi come di seguito relazionato:

  • pulizia della zona oggetto di verifica mediante asportazione dello strato di concrezione calcarea presente sull’intradosso del solaio con evidenziazione di diverse forature trattate con resina.

  • Fase 1 – collaudo idrico della partizione interna della canaletta di raccolta delle acque di superficie e del sistema di scarico ad essa direttamente collegato;

  • Fase 2 – collaudo idrico della partizione di balcone esterna ed adiacente alla canaletta di raccolta acque di superficie e del suo sistema di scarico;

  • Fase 3 – collaudo idrico del troppopieno esistente sul balcone di superficie pari a circa mq. 15 senza perimetro libero.

Fase 1 – Collaudo idrico della partizione interna della canaletta di raccolta delle acque di superficie e del suo sistema di scarico

Per eseguire questa prima verifica è stata sollevata la griglia della canaletta di raccolta delle acque di superficie presente sul balcone in adiacenza al muretto di contenimento perimetrale sul fronte della via, è stata posizionata una canna dell’acqua collegata alla rete idrica domestica all’interno della canaletta avendo cura che il getto attivato non fuoriuscisse da quest’ultima ed è stata attivata l’erogazione del flusso d’acqua.

Questa prima verifica ha permesso di rilevate che già dopo pochi minuti dall’inizio del collaudo idrico, si sono evidenziate con maggiore intensità gocce d’acqua sull’intradosso del solaio del balcone oggetto di verifica in corrispondenza di alcuni di quei fori trattati con resina sopra descritti.

Si è rilevata una sensibile differenza rispetto alla situazione ante collaudo in quanto le concrezioni calcaree presenti risultavano si bagnate, ma senza gocciolamento d’acqua che ha iniziato a verificarsi dopo l’inizio della prima fase del collaudo idrico.

Fase 2 – collaudo idrico della partizione esterna alla canaletta di raccolta acque di superficie e del suo sistema di scarico

La seconda fase di verifica ha interessato la porzione di balcone in adiacenza alla canaletta di captazione acque di superficie. Per svolgere questo collaudo è stata quindi spostata la canna dell’acqua dall’interno della canaletta sulla pavimentazione del balcone per poi erogare acqua come nella fase precedente.

Questa seconda fase di collaudo idrico non ha evidenziato sensibili o ulteriori problematiche rispetto a quanto emerso durante la fase 1 in quanto la formazione di gocce d’acqua sull’intradosso del solaio del balcone è rimasta invariata e non ha subito una variazione apprezzabile mantenendosi in linea con il fenomeno precedentemente rilevato.

Fase 3 – Collaudo idrico del troppo pieno esistente sul balcone

La terza fase del collaudo idrico è stata eseguita mediante la provvisoria otturazione del sistema di scarico principale del balcone con conseguente innalzamento della quota dell’acqua ed allagamento di un’ampia porzione di pavimentazione. Questa prova ha permesso di simulare il comportamento dell’acqua nel caso di intensi eventi meteorici, tra l’altro sempre più frequenti e/o in caso di accidentale semi occlusione del sistema di scarico esistente.

In questo modo è stato possibile verificare il corretto funzionamento del troppopieno che, come previsto dalla norma SIA 271 – per tetti piani, balconi, terrazze, al punto 2 72 3 prescrive: “La sezione dei troppopieno deve di regola corrispondere a quella delle bocchette di scarico. In ogni caso devono garantire lo smaltimento delle acque che vi confluiscono”, vedasi schemi esemplificatici di seguito riportati.

Questa terza fase di collaudo idrico ha evidenziato che in condizioni di allagamento del balcone, il troppopieno non sia entrato in funzione permettendo come previsto dalla norma 271 di “…garantire lo smaltimento delle acque che vi confluiscono.” La verifica visiva dell’interno del troppopieno dall’esterno del balcone, ha permesso di rilevare che quest’ultimo non risulta comunicante con la partizione interna del balcone, ma appare chiuso da quello che sembra essere uno strato impermeabile di tipo resinoso.

Conclusioni

Ad esito delle verifiche esperite e del collaudo idrico svolto, sono state rilevate e documentate le evidenze:

  • Presenza di infiltrazioni d’acqua sia dal sistema di scarico del balcone del piano primo, costituito da una canaletta di scarico incassata in acciaio inox raccordata ad una rete di smaltimento sub orizzontale che dal suo raccordo con l’impermeabilizzazione dello stesso con danneggiamento dell’intradosso del solaio del balcone del piano primo.

A conferma di quanto sopra relazionato, è stato rilevato e documentato il continuo formarsi di gocce d’acqua sull’intradosso del solaio del balcone già solo dopo pochi minuti dall’inizio della fase 1 del collaudo idrico, eseguito alla presenza di un rappresentante della proprietà;

  • Il troppopieno presente sulla partizione frontale del balcone del piano primo non risulta collegato al sistema impermeabile del balcone così come prescritto e previsto dalla norma SIA 271 con conseguente e documentato allagamento in caso di intensi eventi meteorici e/o accidentale semi occlusione dell’unico sistema di scarico presente su un balcone senza perimetro libero.

Alla luce di quanto rilevato sul balcone del piano primo e dalla disamina degli elementi in nostro possesso, essendo tutti i balconi stati realizzati secondo il medesimo criterio costruttivo e presentando diffuse evidenze sia da danno d’acqua che da infiltrazione d’acqua, non si ritiene pertanto tecnicamente percorribile la scelta di eseguire interventi localizzati sul sistema di scarico dei balconi e sui troppopieno che potrebbero non garantire la corretta tenuta idrica e funzionalità dei diversi componenti che le costituiscono.

Si dovrà pertanto procedere con un ripristino generale sia della partizione interna dei balconi che di quella esterna rivestita anch’essa in marmo travertino.

SoCo&Pro Sagl

Geometra Francesco Mangino