190131 COLLAUDO IDRICO TERRAZZO E COPERTURA

Il sopralluogo esperito dal geometra Francesco Mangino ha permesso di svolgere ulteriori verifiche ed il collaudo idrico dei sistemi di scarico sia del terrazzo praticabile situato al piano quarto che della copertura a vetri presente tra l’edificio e la fioriera.

Queste ulteriori verifiche hanno permesso di acquisire le informazioni e i dati come di seguito illustrati.

Alla data del sopralluogo, che si precisa essere stato eseguito in periodo primaverile, non sono state rilevate evidenze da fenomeni di condensazione superficiale e/o da infiltrazione d’acqua.

Resta pertanto valido quanto tecnicamente consigliato nel precedente rapporto, ovvero segnalare prontamente eventuali nuovi fenomeni infiltrativi ed aerare i locali in modo da mantenere un’umidità relativa internamente compresa tra il 50% ed il 55% anche in periodo non invernale.

Relativamente ai sistemi di scarico del terrazzo praticabile, oltre a verificare l’integrità degli stessi, è stata contestualmente eseguita una prima pulizia di tipo generale ed un collaudo idrico. Questo intervento ha permesso di determinare che alla data del collaudo idrico eseguito, i tre sistemi di scarico siano risultati integri, ovvero senza lesioni o punti di rottura. Altro aspetto rilevato è la semi ostruzione di tali scarichi, sia per accumulo di “comune sporco” che per accumulo da concrezioni calcaree. Le concrezioni calcaree sono caratteristiche della tipologia costruttiva nel caso di specie, ovvero pavimento tradizionale incollato su sottofondo in betoncino che, a causa del dilavamento di quest’ultimo, vede l’accumularsi di tali concrezioni in corrispondenza dei punti di scolo con conseguente progressiva riduzione della sezione dello scarico, e riduzione della capacità di smaltimento sia delle acque di scorrimento di superficie che a livello dell’impermeabilizzazione. In quest’ultimo caso l’ostruzione non solo può impedire il corretto smaltimento delle acque, ma anche innescare fenomeni da rigurgito nel caso di raccordi non a tenuta. Per tali motivi si consiglia di manutenere periodicamente tali scarichi garantendo la corretta e necessaria pulizia non solo dallo sporco generico, ma soprattutto dalle concrezioni calcaree. Sono state quindi poste in essere le opere provvisionali necessarie per eseguire in sicurezza la verifica ed il collaudo idrico della copertura a vetri e del suo sistema di captazione e scarico. Sono stati eseguiti diversi test iniziando col verificare il comportamento del canale di raccolta in presenza di un lieve flusso d’acqua generato con flusso da canna dell’acqua appoggiata sulla copertura in vetro. Questa primo test ha permesso di rilevare che, in esercizio, il canale di raccolta e smaltimento della copertura vede una giacenza d’acqua costante di circa mm15 per tutta la sua lunghezza. Il secondo test è consistito nel versare contemporaneamente cinque secchi d’acqua per un volume di circa 80 litri d’acqua per rilevare la capacità di captazione del canale di raccolta e la capacità di smaltimento del sistema di scarico. Questo secondo test ha evidenziato l’immediato collasso del sistema per insufficiente captazione e smaltimento del volume d’acqua riversato con conseguente e immediata tracimazione e importante percolamento sia nella zona d’angolo che sulla facciata, con propagazione anche sull’estradosso del solaio. Il terzo test è stato eseguito mediante lo sversamento di due secchi d’acqua per un volume di circa 30 litri d’acqua verso il canale; anche in questo caso il sistema non ha garantito la corretta captazione e smaltimento delle acque con conseguente tracimazione e percolamento d’acqua al livello inferiore. Il quarto test è stato eseguito mediante lo sversamento di tre secchi d’acqua per un volume di circa 45 litri verso la parte alta della copertura lato facciata, quindi in contropendenza. Questo test ha permesso di rilevare la mancanza di tenuta anche in corrispondenza dei montanti con conseguente percolamento d’acqua anche su quella facciata. Il quinto ed ultimo test eseguito appoggiando la canna dell’acqua sulla copertura a vetri nella zona d’angolo a raccordo tra il canale di raccolta e la lattoneria di contenimento con la discontinuità già in precedenza documentata, ha permesso di rilevare, anche in questa condizione, il continuo gocciolamento d’acqua dalla copertura in quel punto, segno anche in questo caso di mancanza di corretta tenuta idrica. Oltre alla sequenza fotografica di seguito riportata sono state prodotte delle riprese video per una migliore rappresentazione delle intere operazioni di verifica e collaudo.

Ad esito delle verifiche esperite ed in considerazione del fatto che alla SoCoPro non siano state fornite le informazioni richieste relativamente alle stratigrafie ed allo schema degli impianti tecnologici presenti nelle zone oggetto di verifica, di seguito si riportano le conclusioni tecniche a cui si è giunti sulla base di quanto oggettivamente rilevato.

Relativamente al terrazzo praticabile a lastrico solare, rilevata l’assenza di problematiche di tipo infiltrativo dirette, si consiglia di pulire periodicamente i sistemi di scarico perché come già relazionato, le concrezioni calcaree, se eccessivamente accumulate, possono generare fenomeni da rigurgito in caso ostruzione con raccordi non a tenuta.

Relativamente alla copertura a vetri, tutti i test che sono stati eseguiti hanno dato come esito la mancanza di tenuta idrica tra i vari elementi che la compongono, l’insufficiente capacità di captazione del canale di raccolta e l’insufficiente capacità del sistema di scarico di smaltimento delle acque meteoriche con conseguente tracimazione ed il gocciolamento nella zona d’angolo anche in presenza di un lieve getto d’acqua come quello della canna raccordata alla rete idrica domestica. Queste criticità oggettivamente rilevate sia riguardo agli scarichi dei terrazzi che riguardo alla copertura a vetri, possono aver generato il fenomeno infiltrativo segnalato, seppur non ancora rilevato. Fatto salvo quanto riportato nel precedente rapporto tecnico, si ritiene che il sistema di captazione e smaltimento della copertura a vetri risulti non sufficiente a garantire tenuta idrica, corretto smaltimento e assenza di infiltrazioni d’acqua, soprattutto in occasione di fenomeni meteorici di rilevanza o di lunga durata, con gravi infiltrazioni soprattutto nella zona d’angolo tra edificio e fioriera. Pertanto, come ipotizzato nel precedente rapporto tecnico, si ritiene che, oltre alla necessità di adeguare la capacità di captazione e smaltimento delle acque di tale copertura, si dovrà provvedere ad interventi volti a garantire la sua tenuta idrica sia in caso di lieve pioggia eliminando quindi le cause del gocciolamento nella zona d’angolo, che il rilevato diffuso percolamento in caso di precipitazioni di stravento.

SoCo&Pro Sagl

Geometra Francesco Mangino