180323 DANNI DA UMIDITA’ E MUFFA IN INTERNI

Trattasi d’indagine con rilevamento strumentale dei parametri ambientali ed igrometrici svolta dal geometra Mangino per determinare se trattasi di fenomeno da condensazione superficiale, da infiltrazione attiva o da entrambe le problematiche.

Nella zona di evidenza n°1 è stato rilevato un valore di umidità basso (202/1000) che a parere della scrivente rende necessario il monitoraggio della zona di corrispondenza a livello superiore in occasione di copiose precipitazioni sia di breve che lunga durata. Utile si ritiene possa essere un collaudo idrico delle aiuole e camminamenti presenti a livello superiore anche mediante l’utilizzo di traccianti. Ulteriore verifica ritenuta utile riguarda la possibilità che all’interno dei locali si inneschino problematiche di condensazione superficiale localizzate nel periodo invernale.

In questo ambito è stato rilevato un valore di umidità interna alla parete corrispondente all’asciutto, con rischio di condensazione superficiale. Il test eseguito mediante l’asportazione di una piccolissima porzione di tinteggiatura già ammalorata, ha permesso di rilevare che lo strato di finitura architettonica sottostante risultava asciutto e polveroso. Questi elementi sono pertanto tipicamente riconducibili a fenomeni di condensazione superficiale per la presenza di uno squilibrio tra la temperatura e l’umidità interna ai locali. Il monitoraggio ambientale eseguito nel periodo invernale con appositi rilevatori, potrà confermare quanto ipotizzato. Si consiglia di pulire e sanificare le superfici aggredite dalle muffe, di meglio aerare i locali e di gestire nei periodi invernali il livello dell’umidità (mediamente 50-55% con temperatura media 20°) avvalendosi anche dell’impianto di condizionamento in funzione deumidificazione.

SoCo&Pro Sagl

Geometra Francesco Mangino